UXMAL
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VIAGGIO MESSICO
Piramide dell’Indovino
Quadrilatero delle Monache: facciata e dettaglio
Palazzo del Governatore
Casa delle Tartarughe
Le fonti Maya fanno risalire la fondazione di Uxmal a circa la metà del VII secolo. L’occupazione da parte degli Xiú, provenienti dall’altopiano messicano, avvenne nel X secolo. Al culto sacro del dio Chaac, i nuovi venuti aggiunsero il culto del serpente piumato Quetzacoatl, di Tlaloc, e i corrispondenti motivi simbolici che ritroviamo negli edifici.
Uxmal si trova in una zona caratterizzata da rilievi collinari, detti in lingua maya Puuc: tale termine darà il nome allo stile architettonico della regione, uno dei più ricchi di elementi decorativi. Proprio a Uxmal lo stile Puuc trova la sua massima espressione. Denominato “Barocco Maya”, lo stile Puuc è caratterizzato da abbondanti decorazioni che adornano soprattutto la parte superiore degli edifici, suddivisi tendenzialmente in due scomparti, l’inferiore disadorno e il superiore decorato. Una serie di colonnine ricorre frequentemente sulla base degli edifici e nel fregio superiore. Sulle pareti degli edifici si aprono spesso i caratteristici archi Maya. Le costruzioni presentano generalmente una modanatura che li percorre su tutti i lati, detta modanatura a corda, che rimanda alle corde utilizzate per reggere le pareti delle capanne.
Per lungo tempo, sia nel periodo Maya sia sotto il dominio della dinastia Xiú, Uxmal è stata tra le città più popolose e fiorenti dello Yucatán, grazie anche alla costruzione di numerosi chultunes, grandi cisterne che assicuravano una duratura riserva d’acqua in un luogo privo di pozzi naturali.
Tra gli edifici monumentali gli archeologi hanno individuato e scavato il grandioso Palazzo del Governatore, un Campo per il Gioco della Palla nel quale sono stati trovati tre anelli di pietra che recano incisa la data dell’anno 649 d.C. e la Casa [o Quadrilatero] delle Monache, chiamata in questo modo dagli spagnoli perché l'architettura del palazzo, con la sua struttura interna a celle, ricordò loro quella dei monasteri.
Vi sono inoltre la Grande Piramide dell'Indovino, la superstite facciata del Quadrilatero del Palomar (La Colombaia) e numerosi altri palazzi, templi e complessi abitativi, in parte ancora nascosti sotto la vegetazione, per i quali il lavoro degli archeologi continua.
Leggermente distaccato rispetto all’asse centrale tra la Casa delle Monache e la Piramide dell'Indovino si trova il cosiddetto Gruppo del Cimitero, un tempio con un vasto recinto che contiene quattro piattaforme ornate da teschi: più che di un cimitero potrebbe trattarsi di un’area sacrificale di epoca Xiú.